La bimba affidata ai genitori della madre uccisa
Negato al padre il permesso di vederla
I nonni con la bimba al carcere di Teramo (Italyphotopress)
MILANO- La nonna e il nonno materni sono stati nominati tutore e protutore della figlia di due anni dei coniugi Salvatore Parolisi e Melania Rea, il primo detenuto per l'omicidio della moglie. Lo ha stabilito il giudice tutelare di Nola. La bimba, dunque, resta affidata ai nonni materni, ma i nonni e una zia paterna potranno periodicamente vederla.
VISITE ANCHE AI NONNI PATERNI - Il giudice ha osservato che i nonni materni della bambina hanno dimostrato «una esemplare capacità di accudimento, un meticoloso e responsabile atteggiamento di premura» e rappresentano «un termine di intima familiarità» per la minore, che sta vivendo «una condizione di vita serena ed equilibrata». La loro casa, inoltre, è «confortevole e adeguata», dotata di «un giardino, attrezzato con giochi, in cui la bambina scorazza volentieri in compagnia del cagnolino con cui giocava con la madre». Il giudice, inoltre - secondo quanto emerso nel corso della trasmissione «La vita in diretta» ha inteso anche garantire la continuità dei rapporti della bambina con i familiari di Salvatore Parolisi: sia pure modificando precedenti disposizioni provvisorie del Tribunale dei minori, ha disposto che la bambina trascorra due fine settimana al mese con i nonni paterni e con la zia paterna.
L'INCONTRO CON IL PAPÀ - Intanto è stata negata al padre, Salvatore, la possibilità di incontrare la figlia nel carcere di Teramo dove è al momento detenuto. Dispute procedurali hanno indotto il Tribunale dei Minorenni dell'Aquila a rinviare a data da destinarsi l'abbraccio tra padre e figlia che non si vedono dal 20 luglio del 2011, quando lui fu arrestato perchè accusato di avere ucciso il 18 aprile, con 35 coltellate, Melania, il cui corpo fu trovato due giorni dopo nel boschetto di Ripe di Civitella del Tronto (Teramo).
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