sabato 14 gennaio 2012

Silvio: “Monti fa bene, la colpa è anche mia”


Il Cavaliere salva il professore sul downgrade: “Siamo corresponsabili”, dice
La responsabilità del downgrade di Standard & Poor’s ai danni di Italia e Francia non è, per la parte italiana, a Palazzo Chigi. Lo dice chiaro e forte l’ex presidente del Consiglio dei ministri Silvio Berlusconi, che salva il professore per addossare tutta la colpa all’Europa di Angela Merkel e Nicolas Sarkozy, Germania e Francia.
IL SILVIO-PENSIERO – la loro gestione dell’Unione ad aver comportato quello che Mario Monti chiama “l’attacco all’Europa”.
Così la mossa dell’agenzia di rating impatta sull’opinione pubblica e sulla politica, allarma le forze che sostengono l’esecutivo tecnico e «preoccupa» il predecessore di Monti. Perché nessuno sa fare l’identikit dello spread, «nessuno — spiega Berlusconi— saprebbe dire che volto hanno gli speculatori. Insomma, nessuno sa chi c’è dietro questa operazione, ma tutti sanno chi non c’è dietro l’euro, a difesa della moneta unica: non c’è una politica comune europea, non c’è una banca centrale che possa fare il proprio dovere, e soprattutto non ci sono quanti dovrebbero risolvere questi problemi». L’indice del Cavaliere è puntato contro «Merkozy», i leader di Germania e Francia che gli furono ostili quando era a Palazzo Chigi. Ecco il motivo per cui l’ex premier non intende colpevolizzare Monti, «non è colpa sua», concede. Ma la missione che «Napolitano aveva assegnato» ai tecnici, «la cura migliore affidata nelle mani di capaci professori, purtroppo finora ha prodotto risultati nulli, per non dire negativi. Il decreto centrato sull’aumento delle tasse, infatti, ha precipitato la situazione dell’economia italiana, accrescendo il pessimismo e riducendo i consumi, senza però che questo facesse cessare la speculazione sul nostro debito ».
E se la manovra finanziaria salva Italia non ha convinto i mercati, ammette il cavaliere a Francesco Verderami, è anche colpa di chi l’ha votata, ovvero del PdL.
Il Cavaliere è tenuto a prendersi la propria quota di responsabilità, «noi siamo corresponsabili», ammette, ricordando che «anche il Pdl ha votato la manovra ». Ma d’ora in avanti vorrà vedere quali risultati saranno prodotti dal governo sul versante economico, «e la durata della legislatura—sottolinea—dipenderà proprio dall’economia, oltre che dai sondaggi».
Dopo quasi vent’anni di governo, dunque, l’unica responsabilità che Berlusconi ammette è quella di aver votato la manovra proposta dal governo tecnico.

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