Roma, 14 gen. - (Adnkronos) - Un plico esplosivo diretto alla sede di Roma di Equitalia, di via Cristoforo Colombo, è stato intercettato nell'ufficio postale di piazza Mazzini. Seguendo le indicazioni impartite dalla Questura, il direttore dell'ufficio postale, ha immediatamente inviato il plico alla filiale di via Marmorata, dove è stata istituita una sezione distaccata della Squadra Artificieri Antisabotaggio della Polizia.
Il personale specializzato della Polizia, utilizzando una macchina radiogena, ha potuto constatare che all'interno era contenuta polvere esplodente e un'altra miscela sulla cui natura sono in corso accertamenti.
Personale del nucleo Artificieri è intervenuto con tecniche manuali antisabotaggio, neutralizzando il potenziale ordigno e rendendolo inoffensivo. La tematica della sicurezza delle sedi di Equitalia è stata oggetto di una riunione tenutasi lo scorso 4 gennaio, presieduta dal Questore di Roma, Francesco Tagliente alla presenza di alcuni dirigenti di via S. Vitale, del responsabile della Squadra Artificieri Antisabotaggio e dei responsabili della sicurezza di Equitalia.
Nell'occasione è stato fatto il punto della situazione sulle misure adottate e su quelle necessarie per proseguire l'azione di prevenzione. Sono stati esaminati tutti gli episodi che si sono verificati su scala nazionale, al fine di valutare eventuali rimodulazioni delle misure precauzionali.
Tutta la corrispondenza in arrivo e diretta alle sedi dell'Ente di riscossione viene intercettata e monitorata dagli Artificieri della Sezione Antiabotaggio della Questura di Roma e dagli addetti al controllo della corrispondenza in arrivo dei singoli uffici, anche sulla base degli allertamenti ripetuti a seguito della ricezione del primo pacco esplosivo presso la sede di Equitalia. Oltre alla corrispondenza sono all'attenzione anche le singole sedi e i vertici delle agenzie di riscossione tributi.
Sono stati 4 gli interventi antisabotaggio effettuati dalla Squadra Artificieri della Polizia presso le sedi di Equitalia. Tre di questi si sono conclusi con la neutralizzazione e messa in sicurezza dei plichi esplodenti. In un caso, si è trattato invece di un pacco contenente polvere bianca che è stata inviata presso laboratori specializzati per le analisi di rito.
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