Roma, 7 feb. (Adnkronos/Ign) - Pdl e Pd concordano sull'esigenza di "cambiare l'attuale sistema elettorale restituendo ai cittadini il diritto di scegliere i propri rappresentanti". E' l'intesa raggiunta tra Pdl e Pd al termine dell'incontro alla Camera per una riforma dell'attuale 'Porcellum'
"Per quanto attiene alla legge elettorale -si legge in una nota congiunta di Pdl e Pd- si è convenuto sulla necessità di cambiare l'attuale sistema elettorale restituendo ai cittadini il diritto di scegliere i propri rappresentanti". "Il nuovo sistema elettorale -si sottolinea- dovrà evitare la frantumazione della rappresentanza parlamentare e mantenere un impianto tendenzialmente bipolare".
Prima dell'incontro con il Pd, c'era stato il faccia a faccia tra Pdl e Lega. A fare il punto sull'esito degli incontri il coordinatore Ignazio La Russa che annuncia la nuova linea del partito: ''Una cosa è certa il Pdl non vuole più un Parlamento di soli nominati'' . Per il resto la Lega ''è per modificare l'attuale legge elettorale ed è contraria all'introduzione delle preferenze, mentre il Pd ne vuole una nuova". Con il Carroccio, aggiunge, ''abbiamo individuato i punti critici del Porcellum ma non abbiamo indicato i rimedi''.
A ''fare chiarezza'' sulla posizione leghista ci pensa Roberto Calderoli , 'padre' dell'attuale 'Porcellum'. ''Si sentono troppe chiacchiere in libertà sulla legge elettorale: la Lega è categorica in proposito nel ribadire che prima si riduce il numero dei parlamentari e poi si affronta la materia elettorale. Non vorrei dover pensare che il dibattito sulla legge elettorale serva soltanto ad evitare la riduzione del numero dei parlamentari''.
Un altolà arriva da Antonio Di Pietro che mette in guardia da quelli che bolla come ''pericolosi'' ''incontri nei sottoscala'', richiamando le forze politiche a un confronto nelle sedi competenti, ovvero le commissioni parlamentari. "Noi dell'Idv - attacca - riteniamo oscuri e pericolosi per la democrazia questi incontri da sottoscala e non alla luce del sole. La modifica della legge elettorale va fatta all'interno della commissione competente, in sede pubblica e in modo trasparente. Questa idea che ci si mette d'accordo prima fra partiti e poi andare a fare una legge, non è nell'interesse dei cittadini, ma dei partiti che la fanno, a me pare che contenga in sé gli estremi di una scelta antidemocratica e pericolosa". Anzi ci sembra ''un'idea da prima Repubblica''.
Nessun commento:
Posta un commento