Le emozioni provate da Alyssa Bustamante durante il delitto emergono dal suo diaroAveva 15 anni quando strangolò e tagliò la gola di Elizabeth Olten (nella foto), una sua vicina di casa di nove anni e ora siede in un tribunale di Jefferson City, nel Montana, in attesa che la giuria decida se dovrà scontare l’ergastolo o qualche decina d’anni in galera.
IL DIARIO - I suoi pensieri, vergati sul fidato diario il giorno stesso dell’atroce delitto, sono stati recuperati dagli investigatori sotto lo strato d’inchiostro blu con il quale Alyssa aveva provato a cancellarli. Il delitto per la quindicenne era stata un’esperienza “ahmazing”, meravigliosa, emozionante, anzi: ehmozionante. Non si può sapere se quell’acca in più sia stata scritta a sottolineare sollievo o un’altra emozione, ma quelle poche parole pesano come un macigno sulla posizione processuale di Alyssa.
LO SCONCERTO - L’uccisione di Elizabeth aveva destato scalpore per la sua brutalità e la scoperta che ad ucciderla fosse stata la sorella di un’amichetta, che poi l’ha sepolta nel giardino di casa ha scosso profondamente il pubblico e le autorità. Alla tomba si era arrivati grazie alla scoperta di un altro buco nel giardino della famiglia Bustamante, che Alyssa ha ammesso di aver scavato in maniera da ingenerare il sospettto negli inquirenti
LE PROVE - Il sergente David Rice ha testimoniato in aula che la ragazza gli ha detto di “voler sapere come ci si sente” a uccidere qualcuno, mentre sul suo diario accanto al progetto di bruciare una casa con i suoi occupanti, Alyssa alternava visioni suicide. Segni di squilibrio che non hanno intenerito i genitori della piccola vittima e che sembrano non intenerire nemmeno le autorità. Tocca ora al giudice e ai giurati stabilire la pena dopo aver assistito alla lettura di queste parole: “Ho appena ammazzato qualcuno. Li ho strangolati e ho tagliato la loro gola e adesso sono morti. È stato ehmozionante. Appena ti liberi della senzazione di “ommioddio non posso fare questo” è abbastanza godevole. Sono un po’ nervosa e tremo adesso. Okay, devo andare in chiesa adesso… lol”. Difficilmente saranno inclini alla clemenza.
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