Roma, 14 feb. (Adnkronos/Adnkronos Salute) - "Da anni denunciamo il sovraffollamento dei dipartimenti d'emergenza di Roma e provincia. Dove in media ogni giorno ci sono circa 100 pazienti parcheggiati sulle barelle in attesa di un ricovero. E possono rimanerci anche da molte ore a diversi giorni". All'indomani della pubblicazione delle immagini 'shock' del pronto soccorso del San Camillo, dove i medici sono costretti a curare i malati per terra, e sui cui la Procura di Roma potrebbe aprire un fascicolo, Massimo Magnanti, segretario del Sindacato professionisti emergenza sanitaria (Spes) lancia l'allarme sul sovraffollamento nei pronto soccorso capitolini. "Oggi assistiamo - avverte l'esperto - alla trasformazione dei dipartimenti d'emergenza (Dea) in veri reparti di degenza. Una situazione che blocca tutto il servizio, allunga i tempi d'attesa per i cittadini e non garantisce un servizio all'altezza per il cittadino".
"Dare assistenza a chi ne ha bisogno in ogni situazione è il dovere del medico - spiega Magnanti, commentando le foto dei colleghi che assistono un paziente per terra adagiato su un materasso - ma quelle immagini parlano di una situazione al collasso purtroppo comune in molte strutture. Soprattutto quelle più grandi come l'Umberto I, il San Giovanni e il policlinico Gemelli. Sarebbe meglio - sottolinea il segretario dello Spes - che la politica non strumentalizzasse queste problematiche. Perché c'erano - chiosa - e sono state ampiamente denunciate anche prima dell'attuale amministrazione regionale".
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