Monologo al vetriolo del premio Nobel, Dario Fo, al teatro delle Celebrazioni di Bologna per la presentazione del suo spettacolo "Sotto paga! Non si paga!". Durissimi attacchi anche a Mastella e al centro sinistra.
Bologna, 13 febbraio 2008 - "Qui a Bologna avete una tradizione di vescovi orrendi". E' solo la conclusione del lungo monologo sulla chiesa che Dario Fo, stamane, ha pronunciato nell'ingresso del teatro delle Celebrazioni a Bologna, dove ha tenuto la conferenza stampa di presentazione del suo spettacolo "Sotto paga! Non si paga!" che va in scena da stasera a sabato nel teatro di via Saragozza.
Di Bologna, Fo ricorda un episodio di qualche anno fa, quando "trovai un antico testo" dove si narravano storie medievali nelle quali i rappresentanti del papato finivano asserragliati in un castello ricoperti di feci dei cittadini bolognesi e no. "Tutta la curia mi aggredi' - racconta - e aggredi' chi organizzava lo spettacolo nel quale si narrava questa storia. Prima che si spegnesse la polemica, ho dovuto aspettare anni".
Ma la chiesa di Bologna non e' l'unica a subire gli attacchi dell'attore-regista. "Il Vaticano si prende l'acqua gratis dai tempi di Mussolini e non la paga, possiede il 25% del costruito nella capitale, non pagano le tasse e poi si permettono di inserirsi" nella vita degli uomini. "Sono indignato - scandisce il premio Nobel per la letteratura - entrano ovunque, anche in bagno". Il vero problema della "Chiesa e' la mancanza di umorismo. Sono piatti e feroci perche' disturbati". Se si mettessero in scena i loro comportamenti si farebbero delle vere commedie". E chi non ha voluto il papa alla Sapienza "ha sbagliato, perche' non ha usato la furbizia e la scaltrezza;: e hanno fatto il gioco delle curie. Era giusto non accettare una lezione da loro, ma il modo non andava".
Finito con la Chiesa si passa alla politica: "Ottimista e' chi aspetta, non si arrabbia, non vuole mettersi in testa che le cose non vanno. Un ottimista e' Silvio Berlusconi". Perche' "ruba e non viene mai beccato, perche' porta via il fiato e la gente e' contenta. Insomma, la gente e' cogliona e la vita e' bella". Non manca una stangata nemmeno alla sinistra, visto che sono fautori di "una grande truffa". In campagna elettorale, attacca Fo, "avevano detto che avrebbero cambiato le leggi, primo fra tutti c'era il conflitto di interessi".
E, dulcis in fundo, Clemente Mastella "che ha detto prima a un cardinale (Tarcisio Bertone ndr) che a Prodi che stava andando a fra cader il suo Governo. Anche se e' stata la chiesa l'artefice principale della caduta del Governo". Come si fa a entrare "nelle universita' e negli ospedali ce lo ha insegnato Mastella. È uno scambio, un mercato delle cariche", rincara Fo. Non e' un caso che l'opera alla quale Fo sta lavorando attualmente si chiami "L'Apocalisse". Ovvero "la situazione che stiamo vivendo oggi".
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