Odissea di un paziente di Santa Coce Camerina: il giudice gli riconobbe il costoso medicinale prodotto in Usa, in grado di rallentare il decorso della sclerosi laterale amiotrofica. Ma il Ministero della Salute, a sette mesi dalla sentenza, non ha ancora provveduto all'esecuzione del provvedimento
RAGUSA - Un ammalato di sclerosi laterale amiotrofica, la malattia mortale che paralizza progressivamente i muscoli, non riesce ad avere un farmaco che rallenta il decorso della patologia, nonostante una sentenza del 4 luglio scorso del tribunale di Ragusa, immediatamente esecutiva, abbia ordinato al ministero della salute di fornirglielo. Lo denuncia il legale dell'uomo, l'avvocato Fabio Trapuzzano.Il paziente è Giovanni Nigito, 59 anni, residente a Santa Croce Camerina, agricoltore, colpito due anni fa dalla Sla agli arti superiori. Il paziente ha condotto una battaglia giudiziaria perchè gli venga riconosciuto il diritto al farmaco, (rhigflbp3) che è prodotto solo da una casa farmaceutica degli Usa ed è molto costoso. Ma il provvedimento del tribunale non è stato ancora eseguito."Il ministero avrebbe dovuto adempiere subito, ma non lo ha fatto ed ha presentando un ricorso che comunque non sospendeva l'esecutività del provvedimento; - dice l'avvocato Fabio Trapuzzano - poi ha delegato l'Aifa, l'Agenzia italiana del farmaco che si era detta disposta a sostenere i costi, purchè ad importare il farmaco, a conservarlo e a somministrarlo provvedesse l'Ausl 7 di Ragusa, che però non aveva un frigorifero adatto.Ci sono voluti altri due mesi e, a gennaio scorso, quando azienda si era dotata del frigorifero ed era pronta, abbiamo scoperto che l'Aifa aveva cambiato idea. Il direttore generale dell'Ausl 7 Fulvio Manno, chiarisce: "Io ho subito fatto presente che il provvedimento andava eseguito ma solo il ministero poteva farlo".
15/02/2008
Nessun commento:
Posta un commento