"Ero presente quando a mio padre venne consegnato il 'Papello''. Massimo Ciancimino, figlio di Vito Ciancimino, l'ex sindaco di Palermo condannato per mafia e morto nel 2002, ha confermato ai magistrati della Dda di Caltanissetta, che indagano sui cosiddetti mandanti occulti delle stragi mafiose del '92, di avere assistito alla consegna al padre dell'elenco con le richieste che la mafia faceva allo Stato per far cessare la stagione stragista.Ciancimino, come riporta il Giornale di Sicilia, è stato interrogato ieri, per la seconda volta in 20 giorni, dai Pm Renato Di Natale, Paolo Giordano e Rocco Liguori."A casa nostra venne un signore distinto - ha detto ai magistrati il figlio dell'ex sindaco - che diede a mio padre una busta con un foglio di carta in cui Cosa nostra aveva scritto le sue richieste. Mio padre diede poi l'elenco al capitano De Donno e al colonnello Mori".Ciancimino non avrebbe rivelato ai magistrati l'identità del "signore distinto" che aveva dato al padre il 'Papello'; ma, secondo gli investigatori, a consegnare il documento sarebbe stato Antonino Cinà, medico ritenuto vicino al boss Totò Riina.Ciancimino ha ripercorso i diversi incontri tra il padre e i due ufficiali dell'Arma e avrebbe consegnato ai magistrati anche una copiosa documentazione.Del 'Papello', tra gli altri pentiti, ha parlato ai magistrati anche Giovanni Brusca. Il collaboratore di giustizia riferì di averne sentito parlare al capomafia Salvatore Riina ma di non avere mai visto materialmente l'elenco con le richieste di Cosa nostra allo Stato.
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