Continua l’emergenza idrica nell’hinterland a causa del fermo del dissalatore. Il Comune di Erice diffida l’amministrazione di Trapani ad assicurare l’acqua di Bresciana e manda le sue autobotti a San Giovanello
Si aggrava l’emergenza idrica nell’hinterland. Il dissalatore è fermo da quasi una settimana. Le vasche di riserva sono vuote. Le scorte d’acqua si sono esaurite del tutto. Intanto continua la querelle tra i comuni di Trapani ed Erice sull’utilizzo dei pozzi di Bresciana. Le autobotti ericine vanno a San Giovanello per rifornirsi.
È allarme acqua. Da ieri sera le vasche di riserva del dissalatore sono completamente all’asciutto. Questo significa che dall’impianto di Nubia non arriverà più quel poco d’acqua che era stato immesso nelle condotte idriche.
I lavori di riparazione della condotta di approvvigionamento vanno avanti a ritmo serrato, ma tra mille difficoltà, considerando che si sta lavorando dentro una salina. Con tutti i problemi che ne derivano. I tecnici hanno detto che prima di lunedì - martedì l’impianto non potrà entrare in funzione. Insomma, si prospettano almeno altri quattro giorni all’asciutto, con il primo week end di marzo all’insegna della penuria d’acqua. La situazione più grave riguarda i comuni completamente dissalatore dipendenti. Il sindaco di Valderice Lucia Blunda ha invitato i suoi concittadini a limitare il consumo d’acqua mentre ad Erice il sindaco Tranchida parla di situazione di massima allerta. E il peggio deve ancora arrivare. L’assessore Ninni Romano ha ricordato come al momento si stia ricevendo solo 10 litri al secondo l’acqua dalla condotta di Montescuro, con le fonti di approvvigionamento idrico del Belice venute in soccorso del comuni del tutto dissalatore dipendente. Ma il quantitativo d’acqua immesso nelle tubature è davvero troppo poco per rispondere alla domanda idrica del territorio. Intanto il sindaco di Erice ha annunciato che nel primo pomeriggio manderà le autobotti comunali, scortate dai vigili urbani, a San Giovanello, per farle rifornire d’acqua. Tranchida ha diffidato il Comune di Trapani, gestore dei pozzi di Bresciana, ad attenersi ad una norma regionale garantendo l’acqua anche al limitrofo territorio ericino. Una richiesta alla quale il sindaco Fazio ha finora risposto picche, ricordando come i pozzi di Bresciana non siano sufficienti a garantire acqua alla comunità trapanese. Insomma, a fare da sfondo a questa ennesima crisi idrica, una sorta di guerra dell’acqua tra i comuni di Trapani ed Erice. Mario Torrente
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