I beni posti sotto sequestro sono riconducibili a Giuseppe Morreale, Giuseppe Citarda e Antonino Di Maio. Gli inquirenti hanno preso le mosse dall'operazione "Saint Vincent", che nel 2006 portò all'arresto di 13 persone, con l'accusa di riciclare milioni di euro, per conto di Cosa nostra, sui tavoli da gioco del casinò valdostanoPrendendo le mosse dall'operazione "Saint Vincent", la Dia di Palermo ha posto sotto sequestro beni per un valore complessivo di 2 milioni e duecento mila euro. Si tratta di beni immobili, rapporti bancari e automezzi. Il provvedimento arriva a conclusione delle indagini che nel settembre 2006 portarono all'arresto di 13 persone responsabili, a vario titolo, di concorso in associazione mafiosa e usura. Gli indagati erano accusati di riciclare milioni di euro, per conto di Cosa nostra, sui tavoli da gioco del casinò di Saint Vincent.I beni sequestrati dalla Dia sono riconducibili a Giuseppe Morreale, di 61 anni, Giuseppe Citarda, di 42, e Antonino Di Maio, di 64. Il primo è accusato di essere il principale organizzatore dei viaggi al casinò valdostano, dove venivano riciclati, secondo gli inquirenti, per conto della famiglia mafiosa di Villabate, milioni di euro di provenienza illecita. Citarda e Di Maio, inoltre, sono considerati attivi nella gestione delle bische clandestine a Palermo.alt (29 feb 08)
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