Roma, 29 feb. (Adnkronos) - Punta al coinvolgimento di altri pubblici funzionari l'inchiesta dei pm di Roma Giuseppe Cascini e Rodolfo Sabelli sulla vendita di Wind da parte dell'Enel al gruppo Orascom facente capo all'egiziano Naguib Sawiri (nella foto).Contestando l'accusa di corruzione a quest'ultimo e ad altre 10 persone, nel capo d'imputazione si specifica che insieme con costoro ''altri non identificati e altri pubblici ufficiali anch'essi non identificati'' avrebbero preso cospicue tangenti per ''il compimento di atti contrari ai doveri d'ufficio consistenti nel favorire l'acquisizione da parte di società riferibili a Sawiris del pacchetto Wind''. L'accusa di concorso in corruzione per il momento oltre a riguardare Sawiris è ipotizzata per il mediatore Alessandro Benedetti, per il dirigente dell'Enel Fulvio Conti nonché per un altro gruppo di persone delle quali nel capo di imputazione vengono indicati soltanto i cognomi, e cioè Speroni, Gubitosi, Capone, Lo Bascio, Nounou, Greig, Millard e Sant'Angelo. I magistrati contestano che per favorire Sawiris e, in cambio di tangenti valutate attorno ai 90 milioni di euro, si è omesso ''di procedere a gara e concordando la vendita a seguito di trattativa informale''. Il tutto a Roma e altrove nel primo semestre del 2005. All'esame dei magistrati c'è anche la documentazione che la Guardia di Finanza e gli investigatori inglesi, per quanto riguarda gli accertamenti svolti a Londra, hanno acquisito durante le perquisizioni.
Nessun commento:
Posta un commento