Bari, 5 mar. (Adnkronos/Ign) - Ventitre arresti (dei quali 6 in carcere e 17 ai domiciliari), 91 persone indagate; 26 aziende, 85 terreni e 9 immobili sequestrati; scoperte false fatture per 39 milioni di euro e una percezione indebita di quasi 6,5 milioni di euro di contributi pubblici. E' il risultato dell'operazione 'Golden Oil', alla quale hanno partecipato circa 400 militari del Comando provinciale della Guardia di Finanza di Bari, Lecce, Brindisi e Cosenza, che stanno eseguendo i provvedimenti restrittivi nelle rispettive province nei confronti dei responsabili di una maxitruffa nel settore degli aiuti comunitari alla produzione dell'olio d'oliva.Le indagini condotte dal Nucleo Polizia Tributaria di Bari e coordinate dalla Procura della Repubblica di Trani, riguardano complessivamente 91 persone, indagate a vario titolo per associazione a delinquere finalizzata alla truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche ed al falso. I militari hanno scoperto, inoltre, delle fatture per operazioni inesistenti per un valore di quasi 39 milioni di euro nonché un'indebita percezione di contributi pubblici per circa 6,5 milioni di euro, ed hanno quindi sequestrato 23 frantoi, 3 aziende di commercio all'ingrosso operanti nel settore oleario, 85 terreni agricoli, 9 immobili, oltre a disponibilità finanziarie rintracciate su diverse decine di rapporti bancari.L'operazione della Guardia di Finanza, rimarca la Coldiretti, ''conferma la necessità di attivare subito i controlli sull'obbligo di indicare la provenienza delle olive in etichetta per garantire la rintracciabilità delle produzione ed evitare che venga spacciato come made in Italy olio straniero le cui importazioni sono aumentate del 25% nel 2007''.
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