(ANSA) - ROMA, 6 SET - Che gli omega 3, ovvero gli acidi grassi contenuti essenzialmente nel pesce, facessero bene alla salute era cosa nota, ma ora c'e' la prova che rappresentino anche un 'salva-cuore': si sono infatti dimostrati una sorta di antidoto allo scompenso cardiaco, riducendo il rischio di mortalita' del 9% ed i ricoveri per tale patologia dell'8%, oltre che essere un toccasana contro le aritmie. E per ottenere tali benefici, basta assumerne un grammo al giorno. La dimostrazione dell'efficacia degli oli di pesce anche nello scompenso cardiaco arriva dai risultati dello studio 'GISSI HF', durato quattro anni e condotto dal gruppo GISSI (costituito dall'Associazione Nazionale Medici Cardiologi Ospedalieri ANMCO e dall'Istituto Mario Negri) con il sostegno di due aziende farmaceutiche italiane, Sigma-tau e SPA, e dell'americana Pfizer. Allo studio, pubblicato sulla rivista The Lancet e presentato al Congresso europeo di cardiologia appena conclusosi a Monaco di Baviera, hanno preso parte 357 reparti di cardiologia in Italia, che hanno coinvolto oltre 7mila pazienti. La somministrazione di un grammo al giorno di omega 3 (definiti anche acidi grassi poli-insaturi PUFA e contenuti essenzialmente nel pesce e in alcune alghe) nel campione di pazienti, sotto forma di pillole e per quattro anni, ha dimostrato lo studio, ha dunque dato risultati sorprendenti: ha consentito una riduzione del rischio relativo di mortalita' del 9%, facendo registrare una riduzione dell'8% dei ricoveri e della mortalita' per scompenso cardiaco e una riduzione del 28% delle ospedalizzazioni per aritmie. Un risultato eccezionale, concludono i ricercatori, ''soprattutto alla luce dei tanti studi negativi proprio nel campo dello scompenso cardiaco'', una patologia molto diffusa e con esiti spesso gravi, che solo in Italia interessa circa 600mila persone. (ANSA).
http://it.notizie.yahoo.com/ansa/20080906/thl-medicina-omega-3-salvacuore-9-morti-deebc83.html
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