Roma, 23 mar. (Apcom) - L'Italia deve fare ancora i conti con la tubercolosi, soprattutto tra i bambini, dove la situazione è addirittura "preoccupante". A spiegarlo ad Apcom, in occasione della Giornata mondiale della tubercolosi (World TB Day-WTBD) che verrà celebrata domani, è la dottoressa Stefania Salmaso, direttrice del Centro Nazionale di Epidemiologia dell'Istituto superiore di sanità. Secondo gli ultimi dati del sistema di notifica nazionale, tra il 2000 ed il 2007 nella Penisola si sono registrati circa 35.000 nuovi casi di tubercolosi, una media di 4.700 l'anno, e di questi il 46% è riferito a stranieri. Se si parla di soggetti non registrati ufficialmente in Italia e che vivono in condizioni disagiate la percentuale però aumenta e, anche se ci si basa solo su stime, si parla di un ulteriore 12% di casi. "Dalla seconda metà del Novecento agli anni Ottanta si è registrata una progressiva diminuzione di frequenza di nuovi casi che invece ora sembra essersi stabilizzata: quello che secondo noi merita attenzione è che ogni anno ci sono 100 nuovi casi nei bambini sotto i 5 anni età, nati in Italia: è un dato preoccupante, perchè in un paese in cui il rischio di infettarsi è ridotto il numero di casi di malati tra i bambini dovrebbe essere ridotto", afferma Salmaso.
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http://www.apcom.net/newscronaca/20090323_190700_3e388e3_58784.shtml
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