Quasi due ore di colloquio, quindi piu' del previsto, e un'accoglienza particolarmente amichevole e calorosa alla Casa Bianca hanno smentito le voci della vigilia che prevedevano freddezza e formalita' nel colloquio tra Barack Obama e Silvio Berlusconi a causa di un presunto ammaccamento dell'immagine internazionale dell'inquilino di Palazzo Chigi e di un suo eccesso di informalita' (il presidente del Consiglio aveva definito ''abbronzato'' il nuovo presidente americano all'indomani della sua elezione).''E' bello vederti, amico mio'' ed entrambe le mani poste sulle spalle del premier italiano sono stati la frase e il gesto amichevole che hanno segnato l'avvio del confronto. In quasi due ore, Berlusconi e Obama hanno discusso, nello studio ovale della Casa Bianca, dell'agenda del prossimo G8 che si terra' a L'Aquila a luglio, del problema dei detenuti del carcere di Guantanamo e del rinnovo dell'impegno internazionale in Afghanistan e Pakistan.Berlusconi ha espresso la disponibilita' dell'Italia ad accogliere nelle proprie carceri tre detenuti di Guantanamo (una scelta che in Italia non piace alla Lega), come richiesto dagli Stati Uniti, e di accrescere la presenza di truppe italiane in Afghanistan. Due decisioni molto apprezzate da Obama. Quanto al G8, c'e' stato l'impegno a proporre regole comuni del mercato internazionale per fronteggiare la crisi economica. La conferenza stampa dei due leader ha confermato l'impressione della cordialita' e dell'accordo che hanno contraddistinto l'avvio del colloquio, il primo a Washington da quando Obama e' stato eletto presidente degli Stati Uniti.Quest'ultimo, che ha iniziato l'incontro con i giornalisti usando un ''buonasera'' in italiano e l'ha concluso con un ''grazie'' ancora in italiano, ha sottolineato che Berlusconi ''ha dimostrato di essere un grande amico degli Stati Uniti''.
Continua ...
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