martedì 28 luglio 2009

Gli ordini del mullah Omar "Mirate ai bersagli grossi"

PER sapere cosa occupi i pensieri del Mullah Omar, il "timido" gigante (due metri di statura) e inafferrabile leader dei Taliban, rintanato da otto anni nella terra di nessuno al confine fra Afghanistan e Pachistan malgrado la taglia di 10 milioni di dollari, è utile sfogliare un breviario compilato a sorpresa dall'emiro per istruire alle "buone maniere" i suoi guerriglieri. Formato tascabile, copertina azzurra, il libretto stila le Regole dell'Emirato islamico di Afghanistan per i mujaheddin, diffuso ieri da al Jazeera. Dentro c'è di tutto: in tredici capitoli e 67 articoli scritti in lingua pashtu, il guercio mullah stabilisce come comportarsi sul campo di guerra, trattare i militari e i civili, scambiare prigionieri, selezionare i kamikaze. Da quelle pagine, a leggerle in controluce, traspare il ritratto di una delle organizzazioni più impenetrabili alle Intelligence internazionali: il modus operandi, la struttura dei vertici, le ambizioni politiche. Già dall'inizio si capisce che il movimento armato fra i più spietati vorrebbe ora dotarsi di una rispettabilità agli occhi del mondo, in previsione magari di un'apertura diplomatica prospettata dal governo di Kabul, e nell'improbabile calcolo di una futura condivisione del potere. Non a caso, il linguaggio è meticoloso nel definire il comportamento verso il nemico catturato: ad esempio quando vieta di "attaccare o di recare danno a funzionari, soldati, guardie o lavoratori"; oppure quando prescrive ogni riguardo nei confronti dei "militari infedeli".
Continua ...
http://www.repubblica.it/2009/07/sezioni/esteri/afghanistan-16/ordini-omar/ordini-omar.html

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