Roma, 16 ago. (Adnkronos) - Niente vacanze per gli ispettori del fisco. Negli ultimi mesi l'Agenzia delle Entrate ha infatti condotto indagini in tutta Italia sulle attività "a maggior rischio evasione" nel periodo estivo e i risultati non sono mancati.
Molti sono stati gli stabilimenti balneari e i locali che hanno ricevuto la visita dei funzionari tributari: sulla riviera romagnola controllati 150 stabilimenti di Rimini di cui solo 34 hanno comunicato al fisco un reddito superiore ai 10mila euro, con un massimo di 16mila. I controlli della direzione provinciale delle Entrate, volti a ricostruire il reale giro d'affari attraverso alcuni indicatori di produzione (per esempio numero di ombrelloni, lettini, cabine), sono attualmente in corso anche sulla costa di Cervia e Ravenna. Stesso filone di indagine per l'ufficio dell'Agenzia di Giulianova (Teramo) che ha fatto ispezioni serali in diversi stabilimenti che svolgono anche attività di ristorazione. E in sole due ore dall'apertura hanno potuto constatare che il flusso di incassi era superiore al doppio di quelli registrati in un qualsiasi altro giorno feriale di apertura degli esercizi. Scoperti inoltre dieci lavoratori in nero e altre irregolarità contabili.
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