STRASBURGO - Oltre un centinaio di dipendenti della France Telecom di Besancon, Francia, hanno manifestato questo pomeriggio, dopo il suicidio di un loro collega, il 20esimo caso in 18 mesi. I sindacati attribuiscono la colpa alla ristrutturazione in corso e alla cattiva gestione del personale del gruppo francese di telecomunicazioni. La direzione aziendale assicura: "Facciamo tutto il possibile per sostenere i dipendenti". I sindacati. I sindacati denunciano da diversi anni l'atmosfera di stress a France Telecom, gruppo francese, che dà lavoro a 187mila persone, e le "pressioni" sul personale da quando è stato privatizzato nel 2004, ma soprattutto dall'annuncio del piano di ristrutturazione che si è tradotto in 22mila "dimissioni volontarie" tra il 2006 e il 2008. Le ultime vittime. Ieri, Nicolas, 28 Anni, celibe e senza figli, si è ucciso nella sua casa, a Besancon. Il ragazzo non avrebbe lasciato lettere per spiegare il gesto, "Ma le cause sono sistematicamente le stesse: gestione del personale, stress e cattive condizioni di lavoro", afferma un sindacalista. "Forse non vi è un'unica causa, ma al 90% è un problema di lavoro". "Era soggetto da diversi mesi a una mobilità forzata", spiega un altro sindacalista, Christian Mathorel, "e gli era stato assegnato un incarico che riteneva squalificante". Lo scorso 14 luglio, un altro dipendente dell'azienda si era tolto la vita Marsiglia, lasciando una lettera nella quale attribuiva il suo gesto al "sovraccarico di lavoro" e a un "gestione terroristica dell'azienda".
http://www.repubblica.it/2009/08/sezioni/esteri/telecom-francia/telecom-francia/telecom-francia.html
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