giovedì 13 agosto 2009

«Non fare il furbo, ho testimoni»: le liti tra la Began e Tarantini

Le telefonate dell’attrice «favorita del premier» con l’imprenditore. Per gli investigatori si parla di droga.
BARI — Droga, tanta droga. Liti furibonde. Ragazze pronte a vendersi. O a concedersi per uno «sballo». Le carte dell'accusa contro Massimo Verdoscia delineano l'estate del 2008 trascorsa in Sardegna con Giampaolo Tarantini, accusato di favoreggiamento della prostituzione per avere reclutato ragazze da portare alle feste di Silvio Berlusconi. Verdoscia, in carcere per detenzione e spaccio di droga, ha riferito che il dominus assoluto era proprio Tarantini, finito sotto inchiesta anche per corruzione. Avrebbe pagato politici e medici per ottenere appalti nel settore sanitario. I suoi vizi e gli illeciti sono raccontati nell'informativa della Guardia di Finanza dove un ruolo dominante lo hanno le ragazze ingaggiate per allietare le feste, E non è solo sapore di mare. Ma di coca. Starlette, anche note, la chiedono con insistenza. Anche se Francesca Lana, secondo quanto riportato nell’informativa, si lamenterà a fine estate della «scarsa qualità». A sentire Tarantini e l’ex amico Alessandro Mannarini, anche Sabina Began — diventata famosa come l’«Ape regina» per essere una delle favorite del premier — deve «disintossicarsi ». In una telefonata intercettata il primo settembre 2008 alle 17.31 Mannarini racconta che di ritorno dalla Sardegna è stata male. Ma «tra 10 giorni le cose cambieranno. Basta disintossicarsi da questa vacanza». Tarantini: «Ma perché che è successo?». «Le ho detto: quella cosa non la volevi quella sera. Però sei stata tu la prima a chiederla come anche tutte le sere. Non puoi scagliare la pietra se non la volevi ti dovevi imporre», racconta Mannarini e per gli investigatori allude alla droga. Proprio per la droga si scatena una lite tra la Began e Tarantini. In una telefonata del 26 dicembre 2008 la Began si infuria: «Perché mandi alla gente regali da 250 euro?», forse piste di cocaina sospettano gli inquirenti. Lui: «Non volevo scavalcarti». Lei: «Mi metti in una situazione durissima. Non fare il furbo. Io ho sempre dovuto difenderti» dice la Began. Lui: «Io non ho portato niente». Lei: «No anche a Roma eri solo tu. Non c’era Alessandro (Mannarini, ndr) quindi non fare il furbetto. Io c’ho i testimoni ». Gli investigatori sospettano che si parli di coca e che l’appuntamento a Roma cui fa cenno possa essere il concerto di Madonna. Francesca Lana è tra le più citate nell’informativa. In una telefonata invita l’interlocutore a guardarsi dalle truffe degli spacciatori: «È un grammo a pezzo? Non sarà 0,9?». L’altro rassicura: «Questi sono 13 pezzi. L’ho pesato sono 13 grammi». Ce n’era tanta di cocaina. E, secondo gli investigatori veniva tenuta in cassaforte. Tra le persone citate nell’informativa c’è Terry De Nicolò che al magistrato un mese fa ha confermato di avere preso soldi da Tarantini per partecipare a una cena a Palazzo Grazioli e di essersi fermata per il dopocena. «La ragazza offriva prestazioni sessuali su richiesta di Tarantini», scrivono adesso gli investigatori della Finanza. Anche al Billionaire Giampy avrebbe portato prostitute. Lo racconta sua moglie Nicla a un’amica in una telefonata intercettata il 9 agosto 2008 parlando di Tommaso Buti, socio di Briatore al Billionaire. «Buti lo voleva uccidere» racconta Nicla. «E perché?» chiede l’amica. «Perché stava entrando in bagno con Nena e Paola». E alla fine vengono cacciati via tutti.
Resta il quesito che pone Mannarini in una telefonata intercettata: «Ma tutto ’sto ambaradan chi lo finanziava? Chi lo voleva?».
Virginia Piccolillo

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