Tripoli, 19 mar. - (Adnkronos) - “Il Mediterraneo diverrà un campo di battaglia, colpiremo obiettivi civili”. E' la minaccia di Muammar Gheddafi, ieri in un messaggio audio nel quale ha invitato il popolo a difendere la Libia: “I depositi delle armi sono stati aperti, reagite all'aggressione coloniale dei crociati”. Un invito, quello del raìs, esteso a tutti, "agli africani, agli arabi e ai latino americani”.
Ieri sera, in diretta da Tripoli, era intervenuto anche il portavoce del governo libico: "Alcuni paesi occidentali hanno preso di mira diversi obiettivi, Tripoli e Misurata. Notevoli danni a strutture e civili. Questo attacco violento - riportava SkyTg24 - contro il popolo libico arriva quando abbiamo annunciato di aver rispettato il cessate il fuoco contro i ribelli che fanno parte di al Qaida".
"Attacchi che arrivano contro la Libia dopo l'annuncio di riforme - ha continuato -. Molti siti sono stati colpiti da questa aggressione militare. I nostri ospedali sono pieni di civili feriti. Questa aggressione barbarica non ha giustificazioni. La Libia ha accettato la risoluzione Onu e cessate il fuoco".
"Invece di mandare osservatori per verificare i fatti hanno aggredito la Jamahirya. Questa aggressione non potrà sconfiggere i libici". ha aggiunto il portavoce. "Seppure abbiamo definito ingiusta la risoluzione Onu, non per questo non l'abbiamo rispettata. Noi abbiamo rispettato il cessate il fuoco e noi abbiamo chiesto a tutti gli stati di mandare osservatori per verificarlo. Quello che riceviamo invece sono solo missili. Sarà possibile domani visitare i feriti.
Gli obiettivi colpiti, specifica ancora il portavoce "sono alcuni militari e alcuni civili, case di civili".
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