lunedì 25 aprile 2011

Bombe tra la folla in Nigeria, tre morti E torna l'incubo di una nuova guerra civile

E' accaduto a Maiduguri, capoluogo della provincia di Borno, nel Nord del Paese, già teatro di scontri sanguinosi da parte di un'organizzazione estremista islamica, Boko Haram. Le esplosioni in un albergo e in una fermata degli autobus. La rabbia delle popolazioni del Nord musulmano contro la profonda povertà e la corruzione dilagante. Aleggia il ricordo del Biafra

di CARLO CIAVONI
LAGOS - Almeno tre persone sono rimaste uccise ed otto ferite nell'esplosione di due bombe nel Nord Est della Nigeria. La polizia di Maiduguri, capoluogo della provincia di Borno, teatro di diversi attentati da parte dell'organizzazione estremista islamica Boko Haram, ha fatto sapere che le bombe sono esplose in un albergo e di fronte alla fermata di un autobus. Non si ha notizia di rivendicazioni dell'organizzazione, né che quanto è accaduto possa avere nessi diretti con le violenze post elettorali che hanno insanguinato il paese con 500 morti 1in soli due giorni, dopo l'elezione del presidente Goodluck Jonathan, un cristiano del Sud del Paese. Il Partito democratico del popolo ha dunque espresso lui e mantenuto la maggioranza parlamentare. Ma le tensioni tra il Nord musulmano e il Sud cristiano restano tutte, perché quello di cui la gente sembra aver urgente bisogno è la sconfitta della corruzione ed una più equa ridistribuzione dei proventi del petrolio.
L'analisi. Le nuove violenze in Nigeria, seguite alle elezioni del 16 aprile scorso, tra cristiani a musulmani nel Nord, non hanno dunque molto a che fare con contrapposizioni religiose - sostengono molti analisti e diversi addetti alla cooperazione - ma piuttosto con la profonda e opprimente povertà che grava sulla popolazione del gigante petrolifero africano, con 160 milioni di abitanti, il 70% dei quali vive in condizioni che non si esita a definire sub umane. Una povertà che appare - ed è - ancor più pronunciata nel Nord musulmano che nel Sud cristiano, dominante. Le manifestazioni di disperata violenza, - secondo l'opinione di molti - hanno origine nella diffusa frustrazione tra la gente, che all'orizzonte non riesce a vedere alcuna via d'uscita. "Sono arrivati alla conclusione - dice Clément Nwankwo, direttore di un centro di analisi politica nigeriano - di considerare i politici di questo Paese parte integrante dei loro problemi".
Continua ...

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