lunedì 25 aprile 2011

Unione europea, la costante crescita dei partiti estremisti e xenofobi

Timo Soin, il leader xenofobo vincitore morale delle elezioni finlandesi

Con l’exploit di voti incassati dal partito xenofobo e populista dei “True Finns” (Veri Finlandesi) alle elezioni nazionali di Helsinki, si aggiunge un altro tassello al dilagare dell’estremismo di destra in Europa. Il partito del carismatico Timo Soin è stato il vero vincitore morale di questa tornata elettorale, passando da 5 seggi in Parlamento a ben 39 e attestandosi come una delle principali forze politiche del Paese. In caduta libera gli altri tre partiti del Paese, i centristi, il partito di Coalizione Nazionale e i Socialisti Democratici, tanto che il partito dell’outsider Soin non potrà più essere ignorato nella formazione del prossimo Governo.

Quello finlandese è solo l’ultimo soffio di un vento di estremismo che negli ultimi anni sta lambendo la maggior parte dei 27 Paesi Ue. Dal nazionalista Vlaams Belang (Interesse Fiammingo) e dalla più moderata ma pur sempre separatista NVA in Belgio all’anti islamico Partij voor de Vrijheid (Pvv) di Geert Wilders in Olanda, passando dal Fronte National (Fn) di Marine Le Pen, figlia d’arte di Jean-Marie, in costante ascesa in Francia, alla Lega Nord in Italia.

In un’Europa, dove la popolazione tende ad invecchiare sempre di più e quindi ad abbracciare politiche più conservatrici, ad attrarre voti sono sempre più i partiti che fanno della chiusura delle frontiere e della sicurezza a tutti i costi il loro credo e del populismo e dell’invettiva politica il proprio verbo.
Due sono, infatti, gli slogan che hanno portato i Veri Finlandesi alla vittoria: via gli stranieri dalla Finlandia e via la Finlandia dall’Ue. Il partito di Soin, dichiaratamente euroscettico ed anti immigrazione (sebbene sia una delle più basse in Europa) ha fatto del “Padroni a casa nostra” la formula vincente della propria ascesa politica. Un messaggio che parla allo stomaco della gente e che, in tempi di crisi economica e crescente disoccupazione, ha attecchito facilmente tra i cittadini finlandesi, complice il debito pubblico in aumento e le impopolari misure previste dal Governo di innalzare l’età pensionabile e dimezzare il numero delle municipalità.
Continua ...

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