L'audizione dovrebbe tenersi tra una decina di giorni, probabilmente il 17 maggio
La Prima commissione del Consiglio superiore della magistratura ha deciso di ascoltare il procuratore nazionale antimafia Pietro Grasso in relazione ai contrasti tra le procure di Palermo e Caltanissetta sul caso Ciancimino. L'audizione dovrebbe tenersi tra una decina di giorni, probabilmente il 17 maggio.
La scorsa settimana Grasso aveva promosso un vertice tra i pm delle due procure e di quella di Firenze, al termine del quale aveva assicurato che non c'erano "contrapposizioni" tra gli uffici giudiziari che si stanno occupando delle dichiarazioni del figlio dell'ex sindaco di Palermo: "E' stata messa una pietra sul passato, si è pensato a costruire il futuro delle indagini", aveva garantito il procuratore.
Parole che erano giunte proprio nella serata in cui il Comitato di presidenza del Csm a sorpresa aveva deciso di aprire un fascicolo sul caso, affidandolo alla Prima commissione, competente sui trasferimenti d'ufficio dei magistrati per incompatibilità, e di investire anche il procuratore generale della Cassazione, titolare dell'azione disciplinare nei confronti delle toghe. Un'iniziativa non legata in alcun modo all'esito del vertice voluto da Grasso e assunta sulla base delle notizie apparse sui giornali a proposito dei contrasti tra le due procure.
D'altra parte, che le due procure abbiano una considerazione diversa del figlio di don Vito era evidente da tempo: Caltanissetta ha ritenuto sin dall'inizio Ciancimino inaffidabile, tanto da indagarlo per calunnia nei confronti dell'ex capo della polizia Gianni De Gennaro; diverso l'atteggiamento della procura di Palermo, che però una decina di giorni fa aveva fatto arrestare Ciancimino con l'accusa di aver falsificato un documento, proprio per calunniare De Gennaro.
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