Il ministro degli Esteri assicura "L'Italia conferma l'impegno, ma serve un soluzione politica".La Clinton: con voi forte amicizia
Il via libera a un fondo speciale per finanziare i ribelli libici e la conferma dell’impegno dell’Italia nelle operazioni in Libia e «in tutte le missioni internazionali». Sono questi i due punti che emergono dalla riunione del Gruppo di contatto alla Farnesina a cui ha partecipato Hillary Clinton.
Il ministro degli Esteri ha confermato il via libera a un meccanismo finanziario temporaneo per far arrivare fondi «in modo efficace e trasparente» al Consiglio nazionale transitorio di Bengasi. Frattini ha anche definito «una priorità» che si permetta ai ribelli libici di richiedere lo «scongelamento per motivi umanitari» dei fondi bloccati al regime di Gheddafi. «Quel denaro appartiene al popolo libico», ha osservato.
La Clinton ha confermato che gli Usa intendono stanziare per i ribelli parte dei fondi bloccati a Gheddafi, ma secondo molti esperti ci sarebbero grossi ostacoli giuridici per farlo sia in America che in Europa. Alla Farnesina, un rappresentante del Cnt ha annunciato che Olanda, Spagna e Danimarca hanno riconosciuto Bengasi come unico interlocutore politico in Libia, ma i tre Paesi hanno negato che vi sia stato un riconoscimento politico formale. Nel corso di una conferenza stampa congiunta con il segretario di Stato Usa, Frattini ha rassicurato dopo la mozione alla Camera che impegna il governo italiano a fissare una data per la fine dei bombardamenti spiegando che «le azioni politiche su ogni scenario internazionale sono sempre definite e concertate insieme ai partner internazionali e innanzitutto con gli Usa». Peraltro, il ministro francese Alain Juppè ha avvertito che la fine della missione Nato è «questione di mesi».
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