La procura di Perugia ha depositato la richiesta di rinvio a giudizio per 19 indagati e 11 società. Secondo gli inquirenti le presunte utilità ricevute dall'ex sottosegretario Bertolaso (accusato di corruzione) e gli atti al centro degli accertamenti "appaiono inquadrabili" anche "in un'ottica di 'protezione globale'". L'ex ministro delle attività produttive: "Basta processi mediatici sommari"
PERUGIA - "Mi sono sempre proclamato totalmente estraneo a questa vicenda. Oggi, la chiusura dell'inchiesta, lo conferma in modo ufficiale e definitivo". Lo afferma l'ex ministro dello Sviluppo Economico Claudio Scajola, commentando ala chiusura dell'inchiesta di Perugia sulla presunta 'cricca' degli appalti. Lo fa mentre i pm chiedono il rinvio a giudizio per l'ex responsabile della Protezione civile Guido Bertolaso.
Scajola. "C'è un insegnamento che traggo da questa vicenda: cercherò, per quanto mi è possibile, di portare il mio modesto contributo contro i processi sommari e mediatici" commenta Scajola, in un video sul suo sito internet, l'epilogo della vicenda giudiziaria che un anno fa lo costrinse a dimettersi da ministro dello Sviluppo Economico. "Un anno fa mi sono dimesso da ministro della repubblica a seguito di una campagna di stampa molto violenta contro di me - continua il ministro - Si era fatto passare il messaggio, attraverso virgolettati che qualcuno notte tempo, a mia insaputa, avesse pagato parte della mia casa di Roma. L'inchiesta che si è conclusa oggi dimostra la mia estraneità a questa vicenda.
"Non solo la perizia giurata sul valore di quell'immobile dimostra la congruità di quel prezzo".
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