venerdì 15 luglio 2011

"Arrestate Salvatore Parolisi" Svolta nelle indagini su Melania


L'uomo è l'unico indagato per la morte della moglie. "Decisiva la posizione del telefonini e la perizia del medico legale". Al momento, il caporal maggiore è sospeso dal suo incarico e si trova a casa dei genitori. I legali "Stop al massacro"

TERAMO - La procura di Ascoli ha chiesto l’arresto di Salvatore Parolisi, marito e unico indagato per la morte di Carmela Melania Rea uccisa lo scorso 18 aprile nel bosco di Ripe di Civitella (Teramo). Lo ha scritto per primo il sito del giornale abruzzese "Il Centro" 1, e la notizia è stata successivamente confermata da fonti investigative, che spiegano: "La Procura ha probabilmente raccolto indizi sulle responsabilità del militare, tali da richiederne il fermo". La richiesta di misura cautelare è  stata inoltrata al gip Carlo Calvaresi, che ora non ha limiti di tempo per far eseguire l'arresto e dovrà decidere se dare attuazione a questa richiesta o respingerla. Ma, spiegano le fonti, data la "voluminosità del materiale dell'inchiesta non deciderà a breve".

Sembra quindi arrivata la svolta decisiva nel caso della morte di Melania Rea. Parolisi, al momento sospeso dal suo incarico di istruttore e impiegato in un ufficio amministrativo della caserma Clementi, è rientrato a Frattamaggiore da Ascoli un giorno in anticipo su quanto previsto ed ora si trova a casa dei suoi genitori.

"Decisivi i telefonini e l'autopsia". Pur senza conferme ufficiali al momento, tutti gli addetti ai lavori sono convinti che la richiesta d'arresto per Salvatore Parolisi, sia stata decisa sulla base dei risultati degli esami scientifici sui tabulati telefonici del militare e della moglie e l'autopsia sul corpo della donna che avrebbe permesso di risalire all'ora del decesso.

Entrambi i cellulari sono stati localizzati, nel primo pomeriggio di lunedi 18 aprile, giorno in cui la donna scomparve, non a Colle S.Marco (Ascoli) ma nel bosco montano in località Ripe di Civitella (Teramo), dove la donna venne trovata cadavere due giorni dopo. Tutto questo renderebbe a Parolisi davvero impossibile continuare a sostenere che tra le 14,30 e le 16, lui fosse con la moglie e la figlioletta a Colle S.Marco, e che la donna poi si allontanò da sola.

A far decidere definitivamente il pool della Procura che coordina le indagini sarebbero state le risultanze degli accertamenti via via arrivati sul tavolo dei magistrati. "Siamo sicuri del nostro lavoro", ha dichiarato fino a ieri il comandante provinciale dei carabinieri  Alessandro Patrizio, "e abbiamo fotografato la situazione a Colle San Marco". Il riferimento è alla presenza di Melania Rea sul pianoro ascolano, testimoniata dal solo Salvatore. Questo significa che la donna è stata portata direttamente, o si è recata di sua volontà, nella pineta del Teramano in cui è stata trovata morta.
Continua ...
http://www.repubblica.it/cronaca/2011/07/15/news/melania_rea_chiesto_l_arresto_del_marito-19160490/

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