giovedì 22 settembre 2011

Atene paralizzata dallo sciopero dei trasporti, migliaia di turisti bloccati

Atene, 22 set. (Adnkronos/Dpa) - Dopo aver marciato contro gli aumenti fiscali e i tagli alle pensioni, la Grecia è tornata a protestare con una nuova tornata di scioperi, a cominciare da quello dei trasporti che ha lasciato a piedi migliaia di turisti dopo che i lavoratori dei trasporti pubblici e i controllori del traffico aereo oggi hanno incrociato le braccia. Più di 5.000 lavoratori del settore pubblico, studenti, insegnanti, poliziotti e funzionari di porto hanno marciato verso il parlamento. Centinaia di turisti sono bloccati all'aeroporto internazionale di Atene. Anche i tassisti, che protestano contro l'apertura della loro professione alla concorrenza, hanno deciso di mettere in scena un blocco di 24 ore.

I controllori del traffico aereo hanno scioperato per tre ore nel pomeriggio, costringendo le compagnie aeree a cancellare o riprogrammare decine di voli nazionali e internazionali. Atene è bloccata dal traffico di auto private, a causa del blocco di metropolitana, autobus, filobus, tram, ferrovia locale e nazionale. Anche le aule sono rimaste vuote: gli insegnanti della scuola secondaria, per protestare contro i tagli, si sono uniti allo sciopero.

Gli scioperi arrivano all'indomani dell'annuncio da parte del governo di un ulteriore giro di vite e nuove misure di austerità, che comprendono il licenziamento immediato di 30.000 dipendenti pubblici e nuovi tagli alle pensioni, al fine di garantire i fondi necessari per evitare il fallimento.

La Grecia è sotto crescente pressione dai suoi creditori internazionali, l'Unione europea, il Fondo monetario internazionale (FMI) e la Commissione europea, per ridurre il suo enorme deficit pubblico. Le nuove misure si aggiungono a imposte e ripetuti aumenti delle tasse, così come i tagli agli stipendi del settore pubblico e alle pensioni, che il governo ha attuato nel corso degli ultimi 20 mesi al fine di assicurare il piano di salvataggio.

Il governo ha ammesso che il paese sarà a corto di denaro entro la metà di ottobre. "Se vogliamo salvare il paese e non finire come l'America Latina, allora dobbiamo lavorare", ha detto il ministro delle Finanze Evangelos Venizelos, prima della sua visita di domani a Washington per partecipare alla riunione annuale del Fmi e incontrare Christine Lagarde.
Continua ...

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