LONDRA - Il ministero della Difesa britannico si è dichiarato pronto a risarcire le famiglie dei 13 dimostranti irlandesi uccisi dai propri soldati nella famosa 'Bloody Sunday' del 1972. Nel 2010 un'inchiesta durata 12 anni stabilì che i soldati britannici sono stati gli unici responsabili del massacro, avvenuto a Londonderry, in Irlanda del Nord. Il primo ministro David Cameron dichiarò che il rapporto aveva provato che quelle morti erano state "ingiustificate e ingiustificabili". La Bloody Sunday inquiry, autorizzata dal governo britannico nel 1998, fu vista come un passo per ricucire i rapporti con l'Irlanda del Nord, dopo una guerra durata 40 anni e che costò la vita a oltre 3.700 persone.
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