Marco Milanese si sfoga per l’assenza del ministro dell’Economia al voto sulla sua richiesta d’arresto
E’ passata meno di un’ora dal voto dell’aula di Montecitorio che ha respinto l’arresto: il sollievo lascia spazio all’indignazione, sui banchi del governo c’erano tutti ma non il ‘suo’ ministro, Giulio Tremonti. Marco Milanese, in Transatlantico si ferma a parlare con alcuni deputati del Pdl a lui vicini, e si sfoga: “Mi ha deluso, oggi non doveva mancare, sono nauseato”. Lo sfogo lo raccoglie e pubblica l’agenzia di stampa Dire.
NAUSEATO CHI? – Milanese reagisce in maniera forse esagerata a quanto accaduto: dovrebbe sapere, infatti, che il ministro dell’Economia era in partenza per Washington allo scopo di partecipare alla riunione del Fondo Monetario Internazionale. Per un ministro, un impegnoleggermente più importante del voto su un’autorizzazione a procedere. Il fatto che poi il deputato si preoccupi più del suo voto che della situazione economica mondiale, fa parte delle cose che fanno dell’Italia un paese piccolo piccolo.
E SILVIO SI PREOCCUPA - Solo sette voti? E’ la domanda che un perplesso Silvio Berlusconi rivolge a Ignazio La Russa, che gli siede accanto ai banchi del governo, quando Gianfranco Fini scandisce l’esito della votazione (segreta) che respinge la richiesta di arresto per Marco Milanese. Sette voti appena di maggioranza: una soglia di sicurezza per il deputato ‘salvato’ dall’aula, ma che sembra lasciare di stucco il premier. Ad alimentare la tensione di una mattinata al cardiopalma per la maggioranza, l’assenza di Giulio Tremonti. Il ministro dell’Economia e’ impegnato oggi alle 16 (ora Usa) a Washington in una riunione del Fondo monetario internazionale dove rappresenta l’Italia. Ma lo stesso alcuni deputati del Pdl non risparmiano il superministro: ‘noi qui a salvare il suo collaboratore e lui non c’e’. E’ immorale’, spiegano.
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