In cda discusso anche il calo di ascolti del Tg1. Polemica per la cancellazione della terza edizione del tg regionale
ROMA - Il cda della Rai ha rinviato l'intero pacchetto di nomine previsto oggi. All'ordine del giorno c'erano la direzione di Rai3, del Tg2, di Gr e Rai Parlamento e di Rai Gold. I consiglieri di maggioranza, Antonio Verro, Giovanna Bianchi Clerici, Guglielmo Rositani e Alessio Gorla sono usciti al momento del voto, facendo mancare il numero legale. Era assente Angelo Maria Petroni. La decisione - spiegano ambienti del cda - è statapresa perché i consiglieri di opposizione non hanno concesso la deroga per la presentazione dopo le previste 48 ore prima della riunione dell'integrazione del pacchetto di nomine con le condirezioni di Giorgio Giovannetti a Gr Parlamento e Simonetta Faverio a Rai Parlamento. I curricula erano infatti stati presentati dal dg Lorenza Lei solo 24 ore prima del voto. Il no dei consiglieri non ha consentito al presidente Paolo Garimberti di mettere le condirezioni al voto. «Ancora una volta purtroppo motivi esogeni hanno prevalso sull'interesse dell'Azienda», ha detto Garimberti. «È la stessa logica - ha proseguito - per la quale quando si critica la qualità o gli ascolti di un telegiornale o di un approfondimento immediatamente si alza il fuoco di sbarramento dei difensori politici d'ufficio. La Rai non può più permettersi di essere paralizzata da giochi e giochini di parte». «In un momento in cui - come è stato illustrato e documentato oggi in cda dal vicedirettore generale Antonio Marano - c'è la necessità e l'urgenza di migliorare la competitività della Rai nel mercato televisivo - sostiene ancora Garimberti - è stata fatta una scelta di impedire le nomine di canali e testate prive di direttori nonostante il direttore generale avesse con coerenza confermato le sue proposte. È una scelta che indica come ragioni altre, o come suol dirsi le logiche della lottizzazione, siano più importanti di quelle che presiedono a una sana gestione di un'azienda». «È la stessa logica - ha concluso il presidente - per la quale quando si critica la qualità o gli ascolti di un telegiornale o di un approfondimento immediatamente si alza il fuoco di sbarramento dei difensori politici d'ufficio. La Rai non può più permettersi di essere paralizzata da giochi e giochini di parte». Si è discusso anche del calo di ascolti di Rai1 e del Tg1 nel corso del cda di oggi. Secondo quanto si apprende, Marano avrebbe presentato dati di ascolto particolarmente negativi per Rai1 e, nell'ambito della rete, anche per il Tg1. Il dg avrebbe prospettato l'ipotesi di ascoltare in consiglio il direttore di Rai1 Mauro Mazza e il direttore del Tg1 Augusto Minzolini, per approfondire il tema del calo degli ascolti.
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