Fiom: andremo avanti con azioni legali e denunce. Uilm: serve subito un incontro con l'azienda. Fismic: rompere indugi, contratto nazionale entro fine anno
ROMA - Fiat Group Automobiles ha disdetto, dal primo gennaio 2012, tutti gli accordi sindacali vigenti e «ogni altro impegno derivante da prassi collettive in atto» in tutti gli stabilimenti automobilistici italiani. L'azienda ha scritto una lettera ai sindacati, nella quale si rende comunque disponibile «a promuovere incontri per finalizzare e valutare le conseguenze del recesso» e «alla eventuale predisposizione di nuove intese collettive». Uilm: ora subito incontro con l'azienda. «Chiederemo subito un incontro all'azienda per verificare gli effetti del recesso e con l'obiettivo di continuare ad assicurare ai lavoratori gli stessi trattamenti economici, anzi possibilmente migliorandoli, senza mettere in discussione i diritti - dice Rocco Palombella, segretario generale della Uilm - Noi abbiamo criticato l'uscita da Federmeccanica e questa è una reazione della Fiat. E' un fatto grave e ci preoccupa alla luce di una situazione economica molto delicata con l'aumento della cassa integrazione, non aiuta le parti a ritrovare un clima positivo». Quanto all'intenzione della Fiom di andare avanti sulla strada delle azioni legali, Palombella afferma: «Decisione legittima, ma noi vogliamo contrattare e tutelare con accordi i diritti dei lavoratori. Andremo avanti sulla strada negoziale». Fismic: rompere indugi, contratto nazionale entro fine anno. «La decisione della Fiat evidenzia la necessità di rompere i residui indugi e realizzare al più presto e comunque prima del 31 dicembre il contratto nazionale per i lavoratori dell'auto - dice il segretario generale della Fismic, Roberto Di Maulo - Il rischio è che, in assenza di questo, la più grande azienda italiana proceda ad un regolamento unilaterale che sarebbe la vera fine delle relazioni sindacali nel Paese. Fiom: andremo avanti con azioni legali e denunce. «Finchè c'è lo Statuto dei lavoratori - dice il segretario generale della Fiom, Maurizio Landini - la Fiat non può decidere quali sindacati stanno in fabbrica e quali no. Noi andremo avanti con le azioni legali e le denunce, ma dovremo anche mettere in campo un'azione sindacale non solo dentro la Fiat ma per tutta la categoria. La Fiat non ha il potere di decidere se dobbiamo esistere o meno». «Entro il 31 dicembre - dice Roberto Di Maulo, segretario generale del sindacato autonomo Fismic - bisogna realizzare il contratto auto. Era già un impegno, ora è urgente e pressante».
Continua ...
http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=170684&sez=HOME_ECONOMIA
Nessun commento:
Posta un commento