La minaccia sul debito francese spinge giù la Borsa di Milano Francia a rischio declassamento, in difficoltà tutte le piazze europee
(Ansa)
MILANO - Il primo giorno del governo Monti alla prova dei mercati si chiude con un dato molto negativo. Piazza Affari chiude cedendo 4,74 punti percentuali, al termine di una giornata tutta in salita. Non tutte le colpe però questa volta sono sulle spalle dell'Italia: il trend negativo della giornata borsistica europea è dovuto soprattutto ai segnali che vedono la Francia come il prossimo Stato che potrebbe essere contagiato dalla crisi del debito. Turbolenze europee che approdano anche oltreoceano. Wall Street perde terreno, il Dow Jones cede oltre 311 punti, pari al meno 2,64 per cento, il Nasdaq cade di 67,84 punti, meno 2,63 per cento e lo Standard & Poor's 500 cede 30,56 punti, meno 2,51 per cento. Negli Usa, i media riportano inoltre che il supercomitato incaricato di stendere una legge mirata a ridurre il deficit di bilancio di almeno 1,2 trilioni di dollari negli ultimi dieci anni non è riuscito a raggiungere un accordo sulla riduzione del deficit, a causa di profonde divisioni sulle tasse e sulle politiche di spesa. Notizie che peggiorano le aspettative degli investitori.PIAZZA AFFARI - Partita male, Piazza Affari ha perso terreno col passare delle ore. A determinare il risultato negativo la minaccia incombente sulla Francia, ma anche lo stacco di cedola di alcune blue chips il cui peso complessivo è stato valutato nello 0,57% dell'intero mercato borsistico.
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