BELGRADO - Sono diverse le ambasciate di Paesi considerati favorevoli all'indipendenza del Kosovo che risultano essere state attaccate da gruppi fuoriusciti dall'odierno raduno svoltosi a Belgrado. Danni alle finestre e bandiere strappate o bruciate sono segnalate da parte delle sedi diplomatiche di Turchia, Belgio, Croazia, Bosnia e Canada, oltre che degli Usa, tutte chiuse nelle ore precedenti a scopo cautelativo. Si parla di giovani hooligan - alcuni dei quali alticci - anche nei dintorni dell'ambasciata britannica, mentre fonti diplomatiche hanno escluso finora problemi all'ambasciata d'Italia, pure chiusa e sgomberata dal personale civile fin dal primo pomeriggio. Attacchi si registrano anche contro due ristoranti della catena McDonald's, contro due banche (inclusa una filiale del gruppo italiano Unicredit), mentre la tv riferisce di saccheggi sparsi di negozi (chiusi) sulla principale via commerciale della città, Knez Mihajlova. Non ci sarebbero più intrusi, invece, all'interno dell'ambasciata americana. Lo ha detto all'ANSA una portavoce della sede diplomatica, sostenendo che "non è esatto dire che l'ambasciata sia in fiamme". Nell'edificio, dall'interno del quale si sono viste comunque vampate e fumo, al momento dell'assalto non c'era personale. La sede, come altre di Paesi occidentali accusati dalla Serbia di aver sponsorizzato l'indipendenza del Kosovo, aveva chiuso i battenti in occasione della odierna giornata di protesta per precauzione.
RICHIAMATO DA BELGRADO L'AMBASCIATORE SERBO IN ITALIA
Il ministro degli esteri serbo, Vuk Yeremic, ha confermato oggi il richiamo immediato per consultazioni dell'ambasciatore in Italia, signora Sanda Raskovic-Ivic, in segno di protesta contro il riconoscimento italiano della indipendenza unilaterale del Kosovo. Belgrado ha inoltre inviato una nota formale di protesta nei confronti di Roma. Il Consiglio dei ministri ha dato il via libera al riconoscimento del Kosovo. A renderlo noto sono il presidente del Consiglio Romano Prodi e il ministro degli Esteri Massimo D'Alema in una conferenza stampa a Palazzo Chigi.Il via libera del Cdm al riconoscimento dell'indipendenza del Kosovo è stato dato da tutti i ministri "con l'eccezione del ministro Ferrero (Prc)": lo afferma il presidente del Consiglio Romano Prodi, al termine del Consiglio dei ministri in una conferenza stampa a Palazzo Chigi.
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