Roma, 1 feb. (Adnkronos) - Il Garante della privacy detta le regole per un sistema di comunicazioni elettroniche italiane più sicuro e più protetto. Con un provvedimento generale l'Autorità per la protezione dei dati personali (Francesco Pizzetti, Giuseppe Chiaravalloti, Mauro Paissan, Giuseppe Fortunato), dando attuazione a quanto previsto dal Codice privacy, ha stabilito le indicazioni base per la messa in sicurezza dei dati di traffico telefonico e Internet che vengono conservati dai gestori per l'accertamento e la repressione dei reati e per le altre finalità ammesse dalla normativa.''Dopo i gravi abusi emersi in questi ultimi anni, con un provvedimento di cui è stato relatore Francesco Pizzetti, l'Autorità ha imposto ai gestori di servizi telefonici e telematici le misure tecniche e organizzative che garantiscano un elevato livello di protezione, comune a tutto il settore dei servizi di comunicazione elettronica. I dati di traffico telefonico e Internet, che comunque non riguardano il contenuto - rileva il Garante - sono particolarmente delicati: numero chiamato, data, ora, durata della chiamata, localizzazione del chiamante nel caso del cellulare, dati inerenti agli sms o mms, indirizzi e-mail contattati, data, ora e durata degli accessi alla rete consentono di ricostruire tutte le relazioni di una persona e le sue abitudini''.Il Garante ricorda poi che in Italia, dopo la recente proroga di fine anno del cosiddetto 'pacchetto Pisanu', il periodo di conservazione di questi dati a fini di giustizia toccherà gli 8 anni per il traffico telefonico e quasi 4 per quello telematico. Le misure disposte dal Garante dovranno essere applicate entro il prossimo 31 ottobre. Ecco, nel dettaglio, le prescrizioni impartite dal Garante della Privacy:
- Accesso ai dati: l'accesso ai dati è consentito solo al personale incaricato mediante avanzati sistemi di autenticazione informatica, anche con l'uso di dati biometrici (es., impronte digitali). Sono compresi nella prescrizione, salvo limitati casi di necessità, anche gli amministratori di sistema, figure chiave della sicurezza delle banche dati, sul cui ruolo, spesso sottovalutato anche nei settori più delicati, il Garante prevede di iniziare una riflessione approfondita.
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