NEW YORK - Chiacchiere in libertà al telefono su una grigliata serale, il pieno di gas da fare, scherzi su un gatto morto da bruciare. Poi il gelo, e l'orrore. "O mio Dio! Ho sentito giusto?" Sono le 11 e 55 a New York il sabato 8 agosto, l'ora della collisione nei cieli sopra il fiume Hudson tra un Piper e l'elicottero Liberty Tours con cinque turisti italiani. Nell'ufficio dell'aeroporto di Teterboro una donna ha appena sentito l'annuncio: "Un aereo si è scontrato con un elicottero a sud del Lincoln Tunnel un minuto fa". Lei stenta a crederci, chiede al suo amico controllore di volo: "Ho sentito giusto?" Lui è di servizio nella torre di Teterboro che aveva dato l'ok al decollo del Piper, Carl Turner, 38 anni. Fino a quel momento quasi sempre distratto, con la testa altrove, a conversare al telefono con quella donna che è la sua girl-friend. Lei sta in un ufficio separato dello scalo di Teterboro nel New Jersey. La loro lunga telefonata è già al centro di uno scandalo. La Federal Aviation Authority non appena ha messo le mani su quella registrazione ha sospeso Turner e lo ha sottoposto a provvedimento disciplinare, per "comportamento inappropriato". Assente di fatto dalle sue funzioni, mentre un suo comando avrebbe potuto cambiare la storia di quella giornata. Il National Safety Transportation Board ha ipotizzato una precisa responsabilità del controllore per il crash sullo Hudson in cui sono morte nove persone, anche se in seguito ha fatto una parziale retromarcia. Ora la trascrizione completa di quei minuti di dialogo restituisce una scena assurda e agghiacciante, la ricostruzione di quei minuti in cui forse la tragedia poteva essere evitata.
Continua ...
http://www.repubblica.it/2009/08/sezioni/esteri/incidente-aereo-manhattan/nastri-hudson/nastri-hudson.html
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