Aumentano le pressioni contro Gordon Brown e il governo scozzese dopo la liberazione di Abdelbaset Ali al Megrahi, l’ex agente dei servizi segreti libici condannato all’ergastolo per l’attentato di Lockerbie del 1988 e scarcerato giovedì scorso in Scozia per motivi di salute. La poltrona del premier comincia a vacillare, mentre è emerso che Brown, che si trova ancora in vacanza nella «sua» Scozia, avrebbe discusso con il colonnello Gheddafi della liberazione del terrorista sei settimane fa. Secondo il Timesonline, il governo scozzese «sta lottando per la sua sopravvivenza», mentre la notte scorsa sono aumentate le critiche contro la decisione di liberare Megrahi, poi ricevuto a Tripoli in modo trionfale. I partiti dell’opposizione - precisa il quotidiano - stanno preparando un voto di fiducia sulla decisione presa da Kenny MacAskill, il ministro della Giustizia scozzese.
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