Erano in acque libiche e internazionali da venti giorni, sono passate almeno dieci imbarcazioni, ma nessuna si è fermata a soccorrere il gommone in panne. Ora 73 immigrati sono in fondo al mare. Cinque sono ricoverati a Lampedusa. Il Viminale vuole vederci chiaro perchè aerei e motovedette di perlustrazione non avrebbero individuato nulla di irregolare nel mare di Sicilia. I vescovi parlano di offesa all’umanità e di nuova Shoah.
La notizia è nota. Ha aperto giornali e telegiornali ed è corsa sul web in migliaia di siti. Non è la prima volta che degli immigrati, su barconi alla deriva, muoiono in mare. Si guardano le immagini scivolare in tv, il cuore, se si ha un cuore, si restringe in un moto di dolore e di raccapriccio, poi un piatto di spaghetti, un bel bicchiere di vino fresco che sulle tavole italiane non manca mai soprattutto al nord, un gelatino conservato in frigo e, con il cibo, nello stomaco, finisce anche il dolore, il raccapriccio. Se per caso ti trovi al ristorante mentre c’è il telegiornale puoi anche ascoltare commenti del tipo: “ma cosa ci vengono a fare? La frontiera è chiusa! Maroni l’ha detto chiaro e tondo: tornate a casa!” Tronfio nel suo benessere questo paese non si rende conto in quale abisso morale sta cadendo. Un popolo di emigrati come il nostro, che ha riempito tutti e cinque i continenti di tanta gente che fuggiva dalla fame adesso ricambia gli altri, quelli che hanno fame oggi, con un cinismo, una meschinità ed una viltà senza eguali.
Continua ...
http://www.agoravox.it/Shoah-Nera-Lasciati-in-mare-a.html
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