MILANO – L’umorismo ha un legame strettissimo con il potere e far ridere gli altri è un modo per controllarli: lo afferma una celebre sociolinguista che ha studiato le risate e chi le cause nella loro valenza sociale. Dire le cose scherzando è una strategia comunicativa conosciuta da sempre dagli esseri umani, i quali si appellano al senso dell’umorismo, di volta in volta e a seconda del genere, per tranquillizzare (per esempio il medico con il paziente), per comunicare verità scomode, per sciogliere le tensioni, per instaurare legami, per sfogare le frustrazioni, per sedurre. In tutti i casi l’abilità nello strappare un sorriso è una prerogativa dei leaders, maschi o femmine che siano, e ironia e potere vanno a braccetto.
LO STUDIO - Helga Kotthoff, dell’Università di Friburgo, ha condotto uno studio pubblicato sul Journal of Pragmatics, approfondendo il significato dell’ironia come strumento di controllo sociale e soffermandosi anche sull’uso del senso dell’umorismo nei due sessi e nella storia.
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http://www.corriere.it/scienze_e_tecnologie/09_agosto_24/leader_fanno_ridere_ab5bce30-90a7-11de-b4d7-00144f02aabc.shtml
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