Il Ministro dell’Istruzione, Mariastella Gelmini e il ministro per la Pubblica Amministrazione e l’Innovazione Renato Brunetta hanno tenuto a palazzo Chigi una conferenza stampa sulle tecnologie in favore della scuola e del pubblico impiego, comunicando con grande soddisfazione, la firma di un accordo con “Big Blue”.
Come ogni informatico che si rispetti, appena saputo della notizia, vengo preso da un senso di sbigottimento.
Ad un profano che non ha dimestichezza con l’informatica, potrebbe apparire come una scelta corretta e vincente per traghettare la scuola e la P.A. verso quella era digitale di cui tutti parlano ma che nessuno ha mai veduto.
Il protocollo sottoscritto ha una durata triennale e dovrebbe servire a sviluppare e diffondere competenze tecnologiche nel corpo docente, mentre Microsoft, dovrà sostenere tutte quelle iniziative necessarie per ridurre il “DIGITAL DIVIDE” nelle scuole.
Ma ahimè, le cose non stanno proprio così.
In Italia, moltissime aree risultano ancora scoperte, nel senso che i collegamenti ADSL, non raggiungono determinate zone, soprattutto nel Sud e nelle isole, accentuando pesantemente il “digital divide” che separa informaticamente il Nord dal Sud.
Gli utenti della rete il problema lo conoscono bene, perché grava sempre di più solo sulle loro tasche, in quanto non solo mancano da parte di Telecom Italia S.p.A. gli investimenti necessari per l’ammodernamento degli impianti e della copertura di rete, ma dicasi lo stesso anche per tutte quelle Aziende che producono e commercializzano Wi-Fi e Wi-Max che hanno solo presentato allo scopo di divorare gli ingenti finanziamenti comunitari, progetti faraonici per la copertura di rete, ma che nel pratico poi non hanno realizzato nulla o hanno in parte cablato tratti di rete che non saranno mai adoperati, come alcune tratti lunghi centinai di Km, realizzati con la tecnologia della fibra ottica e mai entrati in funzione. (vedi Siclia Occidentale- finanziamenti Regionali e Comunitari).
Continua ...
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