Milano, 11 ott. (Apcom) - Dopo le roventi polemiche seguite alla bocciatura della Consulta sul lodo che porta il suo nome, il ministro della Giustizia Angelino Alfano dice no al ritorno all'immunità parlamentare ma conferma l'intenzione di andare avanti con la riforma del sistema giudiziario. In un'intervista apparsa oggi sul quotidiano "Libero", il Guardasigilli del governo Berlusconi spiega che non ci saranno "ritorsioni" ma sottolinea come la "sorprendete" sentenza di illegittimità emessa dalla Corte costituzionale ha riaperto lo scontro tra politica e magistratura che, proprio in virtù del lodo, sembrava essersi placata. "Ci sono forze politiche che credono allo scivolone giudiziario di Berlusconi, negando il valore primario del consenso popolare e della volontà degli italiani. Ma noi andremo avanti pensando al buon governo del paese". Anche se inevitabilmente si profila la possibilità che d'ora in poi ogni legge o riforma della maggioranza che abbia natura penale corre il rischio di essere tacciata di influenzare i processi che riguardano il premier. E questo, secondo il ministro, non è assolutamente vero. La riforma della giustizia del governo "è chiara e trasparente. Abbiamo realizzato leggi antimafia, che hanno portato a risultati straordinari, e anche la riforma del processo civile per procedimenti più rapidi ed efficaci".
Continua ...
http://www.apcom.net/newspolitica/20091011_101301_1fd753c_72872.shtml
Nessun commento:
Posta un commento