TOKYO - Queste sono cose che non sembrano essere successe in Giappone. Sono storie che ti fanno pensare che tutto il mondo è paese, che tutti rubano alla stessa maniera. Una storia di coperture ad altissimi livelli, di corruzione, quasi. E che coinvolge una delle più grandi catastrofi della storia recente, sicuramente del paese del Sol Levante: il terremoto, poi tsunami, poi allarme nucleare nella centrale di Fukushima. E per un paese che ha fatto dell’indipendenza energetica fondata sull’atomo la sua bandiera, una notizia come quella che è venuta alla luce nelle ultime ore, anche nulla di ciò che è successo fosse emerso dopo un terremoto tragico come quello dell’11 di marzo, sarebbe stato un problema.
DANNEGGIATO – Il reattore nella quarta centrale di Fukushima era compromesso. Difettoso, malfunzionante. Lo si sapeva, lo si sapeva da molto tempo, e chi lo sapeva fu pagato per stare in silenzio. Per occultare, per accomodare in totale segretezza il danno. Gli ispettori della società che gestisce l’energia per Tokyo furono distratti con cene lussuose ed altre prebende. Tutto venne messo sotto silenzio, ed emerge ora, grazie ad uno scoop di Bloomberg, ripreso anche in Italia da alcuni blog.
Uno dei reattori nella centrale danneggiata di Fukushima avrebbe contenuto acciaio danneggiato ed incapace di contenere le radiazioni nel nocciolo, secondo un ingegnere che aiutò a costruire il sistema di contenimento quarant’anni fa. Mitsuhiko Tanaka afferma di aver aiutato a nascondere un difetto di manutenzione nel dispositivo da 250 milioni di dollari installato nella centrale di Fukushima numero 4 quando lavorava per una divisione della Hitachi nel 1974. Il reattore, che Tanaka chiama “una bomba a tempo”, era spento per manutenzione quando il terremoto dell’11 marzo ha causato uno tsunami di 7 metri che ha disabilitato il sistema di raffreddamento alla centrale, causando esplosioni e fuoriuscita di radiazioni.
Continua ...
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