L'équipe dell'organizzazione umanitaria è in prima fila in una ex clinica privata, dove arrivano 60-70 feriti e una decina di morti al giorno. L'aumento dei bombardamenti e degli scontri di terra sono notevolmente aumentati negli ultimi due giorni. "La comunità internazionale potrebbe almeno indignarsi"
di CARLO CIAVONIROMA - Dalla clinica Hikma di Misurata, dove l'équipe di Emergency sta operanto, arrivano testimonianze di chi, da quel presidio, parla di bambini ricoverati con ferite d'arma da fuoco alla testa, alcuni dei quali arrivano già morti, ammazzati dai cecchini che sparano su chiunque. Bambini compresi, appunto. Antonio Molinari, logista di Emergency al telefono ti dice subito: "Non chiedeteci cosa succede fuori di qui, sappiamo solo che i morti e i feriti stanno aumentando di giorno in giorno. Negli ultimi due giorni - ha aggiunto - si sono intensificati i bombardamenti e gli attacchi di terra. Ieri sono arrivati 64 feriti e 8 persone sono morte; oggi di feriti ne sono arrivati 72 e, fino alle 16 di oggi pomeriggio, i morti sono stati 15".
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