Roma, 19 apr. - (Adnkronos) - Dopo una tregua durata tre giorni sono ripresi la notte scorsa gli sbarchi di immigrati a Lampedusa. Intorno alle due la Guardia di Finanza ha soccorso 54 tunisini su una piccola imbarcazione al largo dell'isola. Tra loro ci sono molti minori e due donne. Proprio oggi si sarebbe dovuto svuotare il Centro d'accoglienza con il rimpatrio di sessanta tunisini.
E oggi pomeriggio un altro barcone proveniente dalla Libia con a bordo è arrivato con 760 profughi con circa 50 minori, tra cui anche neonati e una sessantina di donne. Una ragazza, incinta all'ottavo mese di gravidanza è stata condotta al Poliambulatorio per i primi esami medici. Sia lei che il piccolo che porta in grembo stanno bene. Tutti i migranti presentano sintormi di disidratazione dovuti al lungo viaggio in mare in condizioni precarie, ma non si registrano gravi problemi di salute.
I profughi, salpati dalla Libia e provenienti da Paesi dell'Africa sub sahariana, dovrebbero essere trasferiti a bordo della nave Flaminia, che si trova in rada, e condotti immediatamente nei vari centri destinati all'accoglienza dei profughi nelle varie regioni d'Italia.
Da Lampedusa comunque proseguono i rimpatri, dopo i primi trenta imbarcati su un volo diretto a Tunisi stamani, altri 30 circa dovrebbero essere trasferiti con un altro ponte aereo in serata. Nel centro di contrada Imbriacola ci sono al momento 140 tunisini, mentre nell'ex base Loran oltre 250 profughi. "L'emergenza sul fronte tunisino è chiusa", dice all'Adnkronos il sindaco di Lampedusa, Dino De Rubeis.
Continua ...
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