(AGI) - Milano, 8 apr. - Pattugliamenti "comuni" davanti alle coste nordafricane e la costituzione di un gruppo di lavoro per arginare l'emergenza immigrati. Sono i due punti chiave dell'accordo raggiunto dai ministri dell'Interno di Italia e Francia, Roberto Maroni e Claude Gueant, che sigla l'armistizio tra Roma e Parigi dopo giorni di tensioni.
Ma non c'e' tregua per il governo italiano: mentre si chiude, almeno formalmente, il fronte con Parigi, se ne apre un altro con Berlino. La Germania giudica i permessi temporanei di soggiorno concessi dall'Italia contrari "allo spirito di Schengen" e ha annunciato che sollevera' la questione lunedi' a Lussemburgo, al Consiglio dei ministri degli Affari interni. "Vediamo in queste misure prese dall'Italia un attentato alla spirito di Schengen, dobbiamo parlarne tra ministri tedeschi e italiani", ha spiegato il portavoce del ministero dell'Interno tedesco, Jens Teschke.
ITALIA E FRANCIA CHIEDONO A UE UN PIANO DI RIMPATRIO PER I MIGRANTI
Anche sul fronte francese, dopo la tregua siglata da Maroni e Gueant, per arrivare a 'pace fatta' bisognera' attendere ancora un po'. Perche', malgrado le ostentazioni di piena intesa, Italia e Francia rimangono sulle loro posizioni riguardo al tema che le divide da giorni: l'accoglienza da parte francese degli immigrati conpermesso temporaneo di soggiorno provenienti dall'Italia. Dopo il braccio di ferro della vigilia, con il titolare del Viminale che aveva parlato di "atteggiamento d'ostilita'" da parte francese, Maroni si e' detto "soddisfatto" dell'accordo "molto positivo" raggiunto con il collega francese al termine di circa un'ora di colloquio nella sede della Prefettura di Milano. I due ministri hanno deciso di istituire una task force di tecnici che avra' il compito di presentare proposte comuni all'Unione europea.
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