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Divulgo quello che ... non tutti dicono ... / Perchè il male trionfi è sufficiente che i buoni rinuncino all'azione. (Edmund Burke)
venerdì 10 giugno 2011
In terra padana arriva la “Festa popolare antileghista”
Il vento è davvero cambiato. Deve averlo pensato anche Umberto Bossi. E non solo per la sconfitta elettorale subita alle amministrative. Come se non bastassero i gavettoni di sterco piombati sul popolo lumbard che, a Brebbia, assisteva al comizio di Bossi il 10 maggio scorso, ora in terra padana arriva anche la “Festa popolare antileghista”.L’appuntamento è per domenica 3 luglio a Brenta, un comune in provincia di Varese a un chilometro in linea d’aria dalla villa di Gemonio, residenza del Senatur in persona. Non un raduno verde Padania, ma una festa in chiave anti-Carroccio, organizzata da “varesotti di nascita o di adozione”, come si apprende sulla pagina Facebook dell’evento a cui sono invitate tremila persone. I manifesti sono pronti e inequivocabili: una vecchietta sculaccia Alberto da Giussano, simbolo della Lega Nord. “Viviamo questa provincia e la vediamo cambiare sotto i nostri occhi – spiegano gli organizzatori – E’ una terra ammalata di leghismo, un male triste fatto di egoismo, qualunquismo, discriminazione e paura”.A organizzare l’iniziativa è l’ associazione locale Comitato per la solidarietà contro le discriminazioni: “La Lega reinventa le tradizioni locali trasformandole in una specie di folklore farsesco – si legge sulla pagina Facebook -. Sventola lo spauracchio del “diverso”, dello straniero, deviando l’attenzione delle persone dai reali problemi. Noi però non ci riconosciamo in questa immagine della provincia di Varese, e ricordiamo che la sua tradizione è quella di una terra di passaggio, di incrocio di genti, di fermento, di solidarietà, di ricerca di una vita migliore”.
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