Roma, 18 giu. (Adnkronos) - "Tremonti e la Lega nord non sono state due anomalie del centrodestra. Sono l'architrave del centrodestra e la Lega è la parte peggiore del centrodestra".
Il presidente di Sinistra Ecologia e Libertà boccia senza appello la linea-Bersani, favorevole al dialogo che il Pd intende costruire con il ministro dell'Economia e con il partito di Umberto Bossi, per superare Berlusconi e il berlusconismo. "La Lega - ha insistito il leader di Sel a margine della direzione nazionale del partito che si sta svolgendo a Roma - è il partito che ha sdoganato la cultura razzista e xenofoba. Per me non c'è alcuna possibilità di interlocuzione e spero che non ci sia anche da parte delle altre forze dell'opposizione. Con gli avversari bisogna discutere e trovare le convergenze sul terreno delle regole ma poi nel gioco politico noi siamo parte antagonista. Con questo centrodestra - ha sottolineato il leader di Sel - è difficile immaginare qualunque terreno di scambio possibile".
Mettendo quindi a fuoco, nel corso della direzione nazionale di Sel, il rapporto con il Pd, Vendola ha chiarito di non aver "proposto il partito unico". Le amministrative, il risultato dei referendum con il protagonismo di tanti soggetti inediti per la politica, testimoniano che "siamo precipitati in un mondo totalmente nuovo e che quindi il tema del partito nuovo è una questione aperta. Gli attrezzi da lavoro che abbiamo utilizzato finora, rischiano di essere inadeguati e dobbiamo tutti essere pronti a metterci in discussione".
Il risultato referendario lo ha dimostrato. Il superamento del quorum è stato ottenuto grazie ai "movimenti della società, ai giovani, alle donne, alle associazioni o alla mobilitazione del mondo cattolico attraverso le parrocchie. Tutti sono scesi in campo per difendere i beni comuni come l'acqua, l'ambiente, la giustizia. Credo che questa sia una ricchezza, una moltitudine di protagonisti che deve aiutarci a riflettere che la politica non si esaurisce nei partiti, che fuori dai partiti c'è tanta buona politica di cui abbiamo tutti bisogno per mettere insieme le forze del cambiamento. Il centrosinista - ha concluso Vendola - deve allearsi con il popolo dei referendum, non con Bossi".
E lo strumento indicato da Vendola sono ancora una volta le primarie che "non servono solo a scegliere il leader: dico a Bersani che siamo tutti impegnati a combattere il leaderismo. Ma non si può fare una gara tra leader a chi è più antileadersitico. Il leaderismo si combatte allargando la platea degli attori che decidono, si combattono con la democrazia".
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