Torino, 26 lug. (Adnkronos/Ign) - Un centinaio di manifestanti No Tav si sono recati questa mattina davanti ai cancelli dell'Italcoge, azienda appaltatrice dei lavori della Tav, per impedire l'uscita dei mezzi diretti al cantiere della Maddalena di Chiomonte dove sono in corso i lavori per la realizzazione del tunnel geognostico propedeutico alla Torino-Lione. La protesta è durata un paio d'ore, poi l'intervento delle forze dell'ordine ha permesso l'uscita dei mezzi tra gli insulti dei manifestanti.
Tra i manifestanti, in maggioranza esponenti dei centri sociali torinesi, anche uno dei leader del movimento No Tav, Alberto Perino. Al momento dell'uscita dei mezzi, oggetto di ripetuti sputi, i manifestanti hanno sottratto il tappo dei serbatoi del carburante di alcuni autocarri mentre un gruppo, oltrepassato il cancello della ditta, ha issato su un pennone presente nel cortile la bandiera del movimento No Tav, immediatamente rimossa dalle forze dell'ordine.
Terminato il presidio davanti ai cancelli dell'Italcoge, i manifestanti si sono poi spostati al mercato di Susa per un volantinaggio e dove hanno ammainato la bandiera italiana del monumento ai Caduti del Mare, tentando di issare al suo posto una bandiera No Tav ma a impedirlo sono intervenuti gli ambulanti. L'operazione è però riuscita poco dopo quando i manifestanti hanno anche posizionato un banchetto No Tav vicino al monumento.
Di ''ennesimo, gravissimo episodio di violenza contro la realizzazione di un'opera necessaria e regolarmente autorizzata nelle sedi democratiche preposte" parlano in una nota Emanuele Fiano, presidente forum Sicurezza del Partito Democratico, e Stefano Esposito, deputato Pd.
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