Davide Tabarelli spiega a Repubblica perché i prezzi continuano la galoppata
Davide Tabarelli, economista, spiega l’aumento del prezzo dei carburanti e perché non è arrivato il taglio di 4 centesimi alla benzina.
C’È SPECULAZIONE DA PARTE DELLE COMPAGNIE? Parlare di speculazione è esagerato. Vero è che i prezzi, escludendo le tasse, sono di quasi 6 centesimi superiori alla media Europea, valore alto rispetto a quello storico di circa 4 centesimi, facilmente spiegabili dalle caratteristiche della nostra rete. Abbiamo un quinto di tutti i punti vendita europei, ma vendiamo un decimo dei carburanti totali. Il self service è ancora poco diffuso, gli orari di apertura, dopo decenni di vani tentativi di liberalizzazione, sono ancora limitati; le vendite di tabacchi, giornali e alimentari non sono di fatto possibili. Nel resto d’Europa invece le cose sono molto diverse. QUANTO GUADAGNANO I PETROLIERI? Le compagnie petrolifere sono ricche, ma solo quelle che riescono a fare i buchi e produrre il greggio, con costi che sono inferiori ai 30 dollari e con prezzi intorno ai 100 dollari. Chi raffina il barile e poi distribuire i prodotti compra il greggio a 100 dollari, non a 30. PERCHÉ I PREZZI DEL GREGGIO SONO SCESI A 80 DOLLARI E I PREZZI DELLA BENZINA SONO ANCORA COSÌ ALTI? Il prezzo del petrolio americano, il West Texas Intermediate, è sceso verso gli 80 dollari, ma quello Europeo, il Brent, quello che conta per noi, è sempre intorno ai 110 dollari, lo stesso valore di aprile quando i prezzi della benzina erano intorno a 1,56 come adesso. Inoltre è sbagliato prendere a riferimento il prezzo del petrolio. PERCHÉ?Continua ...
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