3000 euro come di garanzia all’apertura di ogni partita Iva. Ma così si garantisce solo il lavoro nero
La Lega tira fuori dal cappello una nuova idea anti immigrati. O meglio pro evasione. Un nuovocapolavoro burocratico per coloro che lucrano sul nero, ben consci del fatto che i lavoratori immigrati sono una risorsa umana fondamentale per l’industria nostrana, ma devono rispondere ad un elettorato pecorone che attribuisce allo straniero tutti i suoi problemi economici. Far quadrare il cerchio sembra davvero arduo, ma la Lega anche stavolta ci riesce. Facciamo finta di ostacolarli, così il nostro elettore medio (notoriamente arguto) penserà che gli stranieri se ne andranno finalmente fora dai bal.
TASSA SULLE PARTITE IVA - E così, i cittadini extracomunitari che vogliono aprire una partita Iva in Italia dovranno depositare una fidejussione bancaria o assicurativa di almeno 3 mila euro presso l’Agenzia delle Entrate. Così dice il nuovo emendamento alla manovra presentato oggi dal Carroccio. L’emendamento stabilisce che “all’atto dell’apertura ella partita Iva, da parte di una societa’ o cittadino extra Ue, al fine di garantire gli eventuali versamenti di imposte e contributi dovuti nell’esercizio dell’attività, deve essere depositata una garanzia fidejussoria bancaria o assicurativa a favore dell’Agenzia delle Entrate, per un importo non inferiore a 3 mila euro”. La garanzia, continua l’emendamento, “sarà restituita all’atto della cessazione dell’attività e una volta eseguiti tutti i versamenti fiscali e contributivi dovuti dalla società o dalla persona fisica straniera”.
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